Termina lo scambio sul posto, cosa succede ora?

ing. Gabriele Di Lorenzo

}

(22 / 11 / 2024)

Nell’ultimo mese il GSE sta inviando notifiche riguardo gli aggiornamenti sullo Scambio sul Posto, infatti, dal 1° gennaio 2025, il meccanismo di Scambio sul Posto (SSP), attivo da anni in Italia, sarà sostituito per molti utenti dal Ritiro Dedicato (RID). Questo cambiamento segna una svolta significativa per chi possiede un impianto fotovoltaico e beneficia di questo sistema di gestione dell’energia immessa in rete. Vediamo nel dettaglio cosa succede, chi è coinvolto e come prepararsi.

Perché si abbandona lo Scambio sul Posto?

La decisione nasce da un’esigenza normativa e strategica per adeguarsi al nuovo contesto energetico. Le basi di questo cambiamento sono contenute nelle seguenti disposizioni:

  • Decreto Legislativo 199/2021: punta alla semplificazione del sistema di incentivazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  • Decreto-Legge 181/2023: stabilisce che, trascorsi 15 anni dalla stipula di una convenzione SSP, questa non sarà più rinnovata.
  • Delibera ARERA 457/2024/R/efr: regola la transizione dallo Scambio sul Posto ad altri meccanismi, come il Ritiro Dedicato.

Chi è coinvolto nel cambiamento?

Impianti con SSP attivo da oltre 15 anni:

    • Tutti i contratti stipulati prima del 2010 e in vigore per 15 anni saranno automaticamente chiusi il 31 dicembre 2024.
    • Gli utenti interessati riceveranno una nuova convenzione di Ritiro Dedicato gestita dal GSE.

Nuovi Impianti e Impianti con meno di 15 anni di Scambio sul Posto

Gli impianti fotovoltaici attivati dopo il 2010, o comunque con meno di 15 anni di servizio, potranno continuare a beneficiare del regime di Scambio sul Posto (SSP). Questo rappresenta un’ottima notizia per chi ha scelto di investire in energia rinnovabile negli ultimi anni, poiché consente di mantenere un meccanismo vantaggioso per ottimizzare i costi energetici.

Tuttavia, il contesto normativo è in continua evoluzione, e non si escludono possibili modifiche future. È fondamentale restare aggiornati per poter pianificare al meglio eventuali strategie energetiche.

Perché lo SSP rimane interessante per i nuovi impianti?

  • Consente di compensare l’energia immessa in rete con quella prelevata, riducendo il costo della bolletta energetica.
  • È particolarmente utile per famiglie, aziende e piccole imprese che non riescono ad autoconsumare l’intera produzione di energia solare.

Come sfruttare al meglio lo SSP per i nuovi impianti?

  • Ottimizza l’autoconsumo: Utilizzare il maggior quantitativo possibile di energia prodotta direttamente dal tuo impianto è sempre l’approccio più vantaggioso. Valuta l’installazione di un sistema di accumulo per migliorare ulteriormente l’efficienza.
  • Monitora gli aggiornamenti normativi: Essere informati su eventuali cambiamenti ti aiuterà a prendere decisioni tempestive e a evitare sorprese.

Enti Pubblici e Organizzazioni Speciali

Ci sono casi particolari in cui sarà possibile continuare a beneficiare dello Scambio sul Posto anche oltre i 15 anni. Questi riguardano realtà come scuole, enti no-profit e strutture di ricerca, per le quali il risparmio energetico non è solo una questione economica ma anche un modo per sostenere progetti di valore sociale o educativo.

Chi potrà mantenere lo SSP?

  • Scuole e università:
    Istituti scolastici e accademici possono utilizzare lo SSP per ridurre i costi energetici e destinare le risorse risparmiate a progetti educativi o al miglioramento delle infrastrutture.
  • Organizzazioni no-profit:
    Enti impegnati in attività sociali o umanitarie possono continuare a usufruire di questo vantaggio per reinvestire le risorse in progetti utili alla comunità.
  • Enti di ricerca:
    Le strutture di ricerca scientifica e tecnologica possono mantenere il SSP per contenere i costi operativi e concentrare gli investimenti nello sviluppo e nell’innovazione.

Requisiti da soddisfare per mantenere lo SSP

  • L’energia prodotta deve essere destinata principalmente all’autoconsumo.
  • L’ente deve operare in settori di interesse pubblico, educativo, o sociale.
  • È necessario fornire documentazione che attesti la conformità normativa e l’idoneità alle deroghe previste.

Cosa cambia con il Ritiro Dedicato?

Il passaggio al RID rappresenta una semplificazione operativa e un cambiamento nel modo in cui viene valorizzata l’energia immessa in rete.

Principali Differenze tra Scambio sul Posto (SSP) e Ritiro Dedicato (RID)

Il passaggio dallo Scambio sul Posto al Ritiro Dedicato rappresenta un cambiamento significativo nel modo di gestire e valorizzare l’energia prodotta da impianti fotovoltaici. Di seguito, analizziamo le principali differenze tra i due sistemi, evidenziando vantaggi e limitazioni di ciascuno.


Compensazione: due approcci opposti

  • Scambio sul Posto (SSP):
    Il cuore del SSP è la compensazione tra l’energia immessa in rete e quella prelevata. Questo meccanismo non comporta un vero e proprio pagamento per l’energia prodotta, ma piuttosto una riduzione dei costi in bolletta. In pratica, l’energia immessa in rete viene valutata economicamente e il valore corrispondente viene utilizzato per compensare il costo dell’energia prelevata.
    Questo sistema è particolarmente vantaggioso per chi preleva energia in quantità simile a quella immessa, garantendo un equilibrio economico molto conveniente.

  • Ritiro Dedicato (RID):
    Con il RID, invece, non esiste una compensazione diretta. L’energia immessa in rete viene venduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) al prezzo zonale orario, definito dal mercato elettrico. Il produttore riceve quindi un pagamento per ogni kWh immesso, indipendentemente dall’energia prelevata. Questo modello elimina la relazione diretta tra produzione e consumo, spostando il focus sulla vendita dell’energia prodotta.

Esempio pratico della differenza

  • SSP: Se produci 1.000 kWh e prelevi 1.000 kWh, il costo in bolletta sarà compensato, spesso azzerando o riducendo notevolmente il pagamento.
  • RID: Se produci 1.000 kWh, riceverai un compenso economico per i kWh immessi (ad esempio, 0,10 €/kWh), ma l’energia prelevata sarà pagata al prezzo pieno della bolletta (ad esempio, 0,22 €/kWh).

Modalità di pagamento: da compensazione a remunerazione diretta

  • SSP: Non c’è un pagamento diretto per l’energia immessa in rete. Il valore dell’energia immessa viene utilizzato per compensare il costo dell’energia prelevata. Questo avviene attraverso un calcolo che include anche componenti variabili della bolletta, come i costi di distribuzione e trasporto.

  • RID: Il GSE paga direttamente il produttore per l’energia immessa, secondo i prezzi di mercato. Questo consente una gestione più trasparente e chiara dei flussi economici, ma comporta anche la necessità di gestire separatamente i costi dell’energia prelevata.


Benefici per i grandi produttori: il vantaggio del RID

Il Ritiro Dedicato è particolarmente vantaggioso per gli impianti con:

Alta produzione di energia:
Gli impianti di grandi dimensioni, che immettono in rete una quantità significativa di energia, possono beneficiare dei pagamenti diretti del RID, sfruttando i prezzi di mercato per ottenere entrate costanti e prevedibili.

Basso autoconsumo:
Quando la maggior parte dell’energia prodotta viene immessa in rete, il RID diventa una soluzione interessante. Ad esempio, per grandi aziende o produttori che non utilizzano localmente tutta l’energia generata, la vendita diretta rappresenta una fonte di reddito affidabile.

Vantaggi e limiti del Ritiro Dedicato

Vantaggi:

  • Semplicità nella gestione dell’energia prodotta.
  • Remunerazione trasparente basata sui prezzi di mercato.
  • Adatto agli impianti con produzione significativa.

Limiti:

  • Perdita della compensazione tra energia immessa e prelevata.
  • Dipendenza dai prezzi di mercato, che possono variare nel tempo.

Cosa accadrà ai nuovi impianti?

Per gli impianti di nuova installazione, il regime di SSP continuerà ad essere disponibile fino a nuove disposizioni legislative. Tuttavia, è consigliabile valutare la possibilità di dotarsi di sistemi di accumulo per ottimizzare l’autoconsumo.

Esempio Pratico: Confronto tra Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato

Per comprendere le differenze tra lo Scambio sul Posto (SSP) e il Ritiro Dedicato (RID), analizziamo un caso pratico.

Scenario

  • Potenza dell’impianto fotovoltaico: 500 kW
  • Produzione annua: 600.000 kWh
  • Autoconsumo: 50% (300.000 kWh autoconsumato, 300.000 kWh immessi in rete)
  • Prezzo medio dell’energia prelevata dalla rete: 0,22 €/kWh
  • Prezzo medio di vendita dell’energia immessa (RID): 0,10 €/kWh
  • Compensazione media per lo SSP: 0,16 €/kWh

Calcolo con Scambio sul Posto

  1. Energia immessa in rete: 300.000 kWh
    • Valorizzata al prezzo di compensazione medio: 300.000 x 0,16 = 48.000 €
  2. Energia prelevata dalla rete (pari all’autoconsumo): 300.000 kWh
    • Compensata grazie allo SSP, riducendo il costo dell’energia prelevata.
    • Risparmio netto: 300.000 x 0,22 = 66.000 €

Totale vantaggio economico SSP:

  • 48.000 € (energia immessa) + 66.000 € (risparmio prelievo) = 114.000 € annui

Calcolo con Ritiro Dedicato

  1. Energia immessa in rete: 300.000 kWh
    • Venduta al prezzo di mercato (RID): 300.000 x 0,10 = 30.000 €
  2. Energia prelevata dalla rete (pari all’autoconsumo): 300.000 kWh
    • Pagata al prezzo medio di 0,22 €/kWh: 300.000 x 0,22 = 66.000 €

Totale vantaggio economico RID:

  • 30.000 € (energia immessa) – 66.000 € (costo prelievo) = -36.000 € annui (costo netto)

Tabella di Confronto

Aspetto Scambio sul Posto (€) Ritiro Dedicato (€)
Valorizzazione energia immessa 48.000 30.000
Risparmio/costo per energia prelevata 66.000 -66.000
Totale annuo 114.000 -36.000

Conclusioni

La transizione dal Scambio sul Posto al Ritiro Dedicato rappresenta un cambiamento epocale nel settore del fotovoltaico italiano. Gli utenti coinvolti avranno l’opportunità di ripensare il proprio modello di gestione energetica, adattandosi a un sistema più moderno e orientato al mercato. La preparazione e la consapevolezza delle novità saranno fondamentali per massimizzare i benefici di questo nuovo scenario.

Contattaci per ulteriori informazioni

"Termini e condizioni di servizio"

Informativa sulla privacy (UE)

6 + 13 =